VITTORIO MESSORI

Prefazioni & postfazioni

UNA FEDE IN DUE

“L’idea delle pagine di questo libro e stata tutta tua e, per qualche tempo, l’hai tenuta unicamente per te. Temevi forse un mio parere dissuasivo, visto che io sono con te il protagonista? O temevi qualcuna di quelle mie battute ironiche che avrebbero potuto demoralizzarti e indurti a lasciar perdere? Avrebbero potuto, dico. Il condizionale e d’obbligo. In effetti, come poi mi dicesti, scrivere queste pagine rispondeva non a un tuo progetto meditato ma a un bisogno che da molto tempo ti era cresciuto dentro, facendosi pian piano chiaro ed esplicito. La tua salute (e ne parli a lungo in queste pagine) è sempre stata delicata e non ti avevo mai vista lavorare sino a tardi la sera, quando le tue forze limitate hanno bisogno del riposo e non della tastiera del portatile. Passando davanti al tuo studio, anche a ora avanzata, sbirciavo -curioso, lo confesso- la visione insolita di una schiena curva intenta a picchiettare sul computer.

Dopo non molti giorni di scrittura a testa bassa, ecco che hai inoltrato al mio desktop il risultato di tanto impegno. Leggendo, mi sono reso conto (con emozione e commozione: lasciamelo dire, lontano, come sai, da ogni retorica) che ciò che ti aveva spinto era davvero un bisogno divenuto pressante, dopo anni di incubazione”.

ET-ET IPOTESI SU VITTORIO MESSORI

Et-et”, come spiega Porfiri nell’introduzione, non è «un libro biografico in senso stretto» bensì un libro in cui, attraverso il lavoro di Messori, si cerca di «di fare luce sul mestiere dell’apologeta, del giornalista, sull’essere cattolico a cavallo di due secoli ».

Non solo una biografia intellettuale, dunque, quanto piuttosto un dialogo ininterrotto tra le intuizioni di Messori e le riflessioni di Porfiri su chiesa e mondo. Ne è venuto fuori un libro, come scrive il suo autore, «pensato concettualmente nell’arco di una intera vita, la mia, vita in cui i libri di Messori hanno avuto una grande importanza».

Alla fine del libro, l’intervista inedita con lo scrittore torinese (di adozione) non solo impreziosisce l’opera ma rappresenta l’ideale coronamento di un confronto più che decennale.

Una interessante sintesi dei più eclatanti e discussi scenari per gli anni Duemila, che proprio in quel momento hanno inizio.

Previsioni scientifiche e sociologiche vengono messe a confronto dall’Autore con i messaggi ricevuti da veggenti e con la Scrittura biblica, in un quadro complesso -ma, nella sua sintesi divulgativa- estremamente efficace.

Ne viene fuori un libro che -sia pure dedicato ad argomenti “scivolosi”, da maneggiare con prudenza e cura- è un agilissimo escursus su temi a cui la prospettiva del nuovo millennio rende sensibili molti.

La vera storia di Isabella, regina di tutte le Spagne, vituperata dalla storiografia ufficiale solo perchè “cattolica”, nell’appassionata ricerca del più grande storico francese di quella straordinaria epoca storica.

Dumont racconta -con stile snello e brillante, ma senza tradcurare i particolari della vita personale della sovrana- l’ascesa al trono di Isabella la Cattolica nel contesto delle lotte intestine fra i reami iberici e gli anni di governo del nuovo ed unificato regno, attraversato da mille conflitti ma proteso, dopo la scoperta delle Americhe, verso un futuro che finirà per coincidere, per lunghi secoli, con quello del cristianesimo stesso.

Uno squarcio nel silenzio: la storia della progressiva ed emozionante conversione al cristianesimo di Eugenio Zolli, il Rabbino Capo della comunità ebraica di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale.

Solidale con il suo popolo, al punto di condividerne la persecuzione nazista nel ghetto, Zolli riconobbe il ruolo decisivo per la salvezza di migliaia di ebrei di Papa Pio XII, dal quale -una volta convertito, dopo un percorso sorprendentemente basato sullo studio della Scrittura e, in particolare, dell’Antico Testamento- volle prendere il nome di battesimo alla nuova fede proprio da Papa Eugenio Pacelli.

Ne viene fuori un libro che -sia pure dedicato ad argomenti “scivolosi”, da maneggiare con prudenza e cura- è un agilissimo escursus su temi a cui la prospettiva del nuovo millennio rende sensibili molti.

L’ex direttore dei missionari del PIME affronta con alcuni uomini e autori di fede il delicato tema della nuova evangelizzazione in altrettante interviste.

Ne viene fuori uno stimolante caleidoscopio di opinioni e fatti che aiuta a comprendere bene il rapporto fra l’uomo contemporaneo e la fede cristiana e cattolica di sempre.

Fra le interviste di Padre Gheddo, spicca quella a Vittorio Messori.

Indagine fra storia e scienza sul lenzuolo che avrebbe avvolto il corpo di Gesù Cristo e che, nonostante tutti i tentativi d’esorcizzarlo, continua a rimanere un mistero pieno di sorprese.

Gli autori ripercorrono i più importanti studi interdisciplinari sulla Sindone, confrontandoli con il famoso “esperimento” con il Carbonio 14, che a suo tempo fece scalpore, ma che è smentito da quasi tutte le altre indagini scientifiche condotte su quel lino.

Un telo che sembra volersi sottrarre, non senza lasciare sconcertanti indizi, alle certezze della scienza per rimanere esposto solo agli occhi della Fede.

Un’altro libro dall’impatto sorprendente ma non meno documentato ed efficace, da parte di un grande Autore.

Lo scrive uno dei più grandi mariologi, Renè Laurentin, che però qui si dedica all’apologetica, sul versante (oggi sempre più attuale) dell’eterno rapporto -che molti vorrebbero conflittuale ed insanabile- fra scienza e fede.

L’ “ipotesi-Dio”, scartata dallo scientismo e dal positivismo ottocentesco, viene -infatti- rilanciata proprio dalle più recenti scoperte scientifiche (soprattutto astronomiche e fisiche).

Il racconto di un pellegrinaggio lungo gli antichi sentieri del Camino di Santiago di Compostela, passando da Lourdes. Ce lo fornisce un giovane scrittore, che cia spalanca gli occhi su una realtà appena nascente ma, proprio in questi anni, in tumultuosa crescita: quella di migliaia di ragazzi (e non) da tutto il mondo, disposti a ripercorrere, in tutto o in parte, le antiche vie medioevali che collegavano i santuari ed i luoghi della fede cattolica.

E non manca la dimensione esistenziale: il lungo sentiero a piedi è, infatti, quasi una parabola della stessa esistenza umana, fra pericoli e conforti, scoramenti e consolazioni, rivolta ad una Meta agognata e definitiva.

L’affascinante vicenda del Satorquadrat, un simbolo che attraversa la storia, intersecandosi con le vicende delle prime comunità cristiane. I mille enigmi e le sconcertanti risposte che hanno interessato studiosi di ogni tempo.

Rino Cammilleri li esamina con stile vivace ed avvincente, senza però tracurare l’analisi compiuta dei più importanti fra molteplici e profondi aspetti misteriosi del “Quadrato Magico”.

Una approfondita e documentata guida alla visione del discusso capolavoro dell’attore-regista australiano, che ha diviso ed estasiato, provocato conversioni immediate quanto sincere e radicali, determinato feroci polemiche, provenienti -in particolare- da ambienti dell’ebraismo.

Il caso cinematografico dell’anno viene posto da Andrea Tornielli (vaticanista de Il Giornale e scrittore efficace e preparatissimo) al vaglio dell’esegesi ufficiale e dei più recenti ritrovamenti archeologici. I quali confermano la bontà del lavoro preparatorio, prima che artistico, del cattolico Gibson.

Un sorprendente libro di Rosanna Brichetti Messori dal quale traspare la profonda fede della scrittrice.

La fede vissuta come ordito di un’intera esistenza.

 

Il più importante mariologo del suo tempo,  affronta in un libro snello e efficace i temi centrali dell’approccio al Cristianesimo.

Messori ne cura la prefazione.