VITTORIO MESSORI

Un libro che ci mancava…

Cuor di Maria, novembre 2018

I lettori del Cuor di Maria avevano avuto già lo scorso luglio il privilegio di raccogliere le confidenze di Vittorio Messori, che ci raccontava in anteprima l’emozionante episodio divenuto lo spunto per realizzare questo nuovo libro. Noi l’avevamo collocato in chiusura dell’inserto speciale dedicato al 30° di beatificazione del nostro Francesco, esaltando dal nostro punto di vista il significato inconfutabile di “profumo di santità”. Oggi l’Autore va oltre, risalendo giustamente nella scala gerarchica fino al “Mittente” soprannaturale di questi messaggi, che ci vengono dispensati spesso in misura maggiore della nostra consapevolezza.

Già colpiti a suo tempo, e parecchio, dall’accaduto in sé, ora nel libro lo ritroviamo come la gemma più preziosa incastonata al centro di un diadema in cui ogni elemento è insostituibile nello splendore dell’insieme. Ma, al di là dell’immaginifico paragone uscitoci di getto, ci confessiamo inorgogliti dal fatto che Messori fin dal secondo capitolo riveli quanto l’episodio di Faà sia uscito dagli schemi dei segni “usuali” che già serbava in pectore, e ad esso sia dovuta l’immediata intrapresa di questo testo.

Fin dal titolo del libro appare subito chiaro che qui si tratta di messaggi inviatici dal cielo, ma poi il sottotitolo (piccoli misteri quotidiani), se letto con attenzione, ci annuncia il senso completo dell’opera. Piccoli significa che quelli riportati non sono fatti eclatanti, in grado di smuovere l’emotività popolare e men che meno i potentati preposti ad accertare la soprannaturalità del caso (ma forse noi qui avremmo qualche riserva nel definire proprio piccolo qualcuno degli episodi narrati…). Misteri, oltre che alla loro inspiegabilità, per noi fa anche riferimento, sottinteso o esplicito, a quel grande Mistero che nei ricordi del nostro catechismo di bambini è -o dovrebbe essere- alla base di ogni vita di fede. Quotidiani ci spiega che in realtà dal cielo ci giunge una pioggia di questi segnali, che noi per distrazione, leggerezza o altri svariati motivi legati all’individualità della persona, stentiamo a cogliere adeguatamente.

Messori ci presenta questi fatti legati a messaggeri del cielo (che qualcuno chiama angeli, altri fantasmi o coincidenze, a volte scoprirete che sono veri portalettere…) con delicatezza e lievità, mai con pesantezza o supponenza di apologeta privilegiato. Troviamo che il libro si legga con gran facilità, anche nei numerosi passi da cui emerge evidente il fil rouge che fa da sottofondo a tutta l’opera: è il necessario richiamo a credenti e gerarchie verso una maggior attenzione alle anime, alla spiritualità ed al soprannaturale. Ne avevamo già avuto contezza, proprio in occasione dell’inserto citato, dal pensiero sull’attualità di Francesco espressoci da Messori in quella mini intervista. Qui l’argomento che gli sta a cuore, storicamente delicato e palesemente di molto maggior spessore speculativo rispetto ai raccontini dei fatti misteriosi, è comunque trattato in modo chiaro e divulgativo. E convincente.