VITTORIO MESSORI

Messori: congiura anti Wojtyla

1° novembre 1994 :: Corriere della Sera, di Bruno Bartoloni

Lo scrittore cattolico Vittorio Messori, “provocatore” ufficiale del libro best seller di Papa Wojtyla Varcare la soglia della speranza, è indignato: “Non è vero che Giovanni Paolo II abbia preparato la successione aggiornando con un Concistoro il collegio dei cardinali grandi elettori del capo della Chiesa. Wojtyla è, anzi, ben determinato a continuare a lungo la sua opera”. Messori ha aggiunto: “Il Papa non ha nessuna intenzione di passare la mano. Guarda al futuro, invece, cerca di rispondere al meglio alle tante sfide del mondo moderno, rendendo la Chiesa veramente universale”. Lo scrittore cattolico denuncia, se non proprio una “congiura internazionale”, almeno una “operazione” che cerca “di battere sulla grancassa del Papa vecchio e malato, in modo da creare nell’immaginario collettivo l’idea di un uomo che per brama di potere resta al suo posto, nonostante le sue condizioni di salute siano molto precarie ed è per questo assai dannoso per la Chiesa. Insomma c’è un tentativo nemmeno troppo mascherato di costringerlo alle dimissioni”. Respinge i commenti malevoli anche il cardinale Silvio Oddi: “Le nomine corrispondono alla volontà di dare rappresentanza a tutte quelle popolazioni che finora, per vari motivi, sono state ai margini della vita della Chiesa. Quanto poi al fatto che un Papa pensi alla sua successione, ciò è più che giusto: fa bene Giovanni Paolo II a scegliere in tutti i continenti quei prelati che potranno proseguire la sua opera pastorale e politica”. Anche il teologo laico Sergio Quinzio sottolinea questo aspetto ricordando che con i nuovi cardinali il cattolicesimo dell’Est europeo avrà “un ruolo all’interno della Chiesa che finora non è stato possibile assegnare”. Chi legge la stampa internazionale da Le Monde al Herald Tribune, al Washington Post non registra tuttavia una vera e propria pressione antiWojtyliana. I 120 cardinali non ancora ottantenni sono gli uomini che prima o poi eleggeranno il futuro Pontefice. E normale quindi che si facciano dei conti. Ed è normale che anche Papa Wojtyla abbia pensato al suo successore. E normale a maggior ragione se si considera che questo pontificato si avvicina al record di durata in questo secolo, detenuto da Pio XII con 19 anni. E di questa “normalità” parla anche il teologo polacco Stanislaw Grygiel, docente all’università Lateranense: ricorda che il Papa “fin dal 1978, anno della sua elezione, pensa alla sua successione e soprattutto pensa a radicare la Chiesa in ogni angolo del mondo”. Ma a chi sostiene che le nuove nomine cardinalizie saranno le ultime di questo pontificato Grygiel risponde con ironia: “Penso che fra tre o quattro anni ci sarà un altro concistoro presieduto da Giovanni Paolo II”. Non è un’invenzione dei giornalisti, del resto, ma un fatto confermato, la realtà dei Concistori straordinari, convocati dal Papa proprio per per mettere ai principi della Chiesa di meglio conoscersi anche in vista di un futuro conclave che ciascuno si augura, ovviamente, lontano. Sembra sempre più evidente (e il prossimo week end siciliano potrebbe essere un test importante da questo punto di vista) che il Pontefice va recuperando bene la sua forma fisica, anche se la gamba fratturata in primavera difficilmente potrà assicurargli in futuro la stessa stabilità del passato. Ma è anche evidente che è ormai una persona anziana, forse più anziana di quanto non giustifichino i suoi 74 anni, appesantito dagli incidenti e dai malanni. Ma si può essere anziani, lucidi ed efficaci per molto tempo, come insegna la Bibbia e come la tradizione gerontocratica della Chiesa conferma. Per Vittorio Messori, comunque, non c’è dubbio: “I profeti di sventura saranno smentiti”. “Non solo Wojtyla non ha nessuna intenzione di passare la mano – aggiunge – ma la salute lo sorregge di più di quanto non pensino questi corpi. Non escludo – dice ancora – che abbia sofferto e soffra ancora, ma la sua grinta, la voglia di proseguire nella sua opera sono immutate. Un giorno potremo anche avere un papa in carrozzella, ma non per questo meno lucido e in grado di guidare ugualmente la Chiesa”. che, è altrettanto vero che il resto è stato venduto in librerie cattoliche”.

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